Primario cambia pannoloni e pulisce le padelle un fake? No, tutto vero!
Ieri l’ufficio legale nazionale dell’A.A.D.I. ha preparato le note conclusionali per la causa promossa da un infermiere della Basilicata che lamenta i danni professionali da demansionamento ed ha dovuto visionare i verbali degli interrogatori svolti nel 2023.
L’azienda ha insistito nel tentativo di convincere il tribunale che un solo O.S.S. sia sufficiente per soddisfare tutte le necessità igienico-domestico-alberghiere dei pazienti (cosa impossibile visto che lavora di mattina o di pomeriggio, ma mai di notte) e che, quindi, non è vero che gli infermieri sono demansionanti. L’Avvocato dell’A.A.D.I. ha controbattuto attraverso il procedimento per presunzioni dimostrando l’impossibilità tecnica di sopperire tali bisogni in tutti i turni.
Persa questa carta, l’azienda ha allora tentato di convincere il giudice che gli ausiliari delle ditte esterne svolgevano mansioni di O.S.S.. Ma l’avvocato ha esibito il contratto di capitolato dove erano indicate le semplici mansioni di pulizia ambientale.
Allora, l’ospedale, si è giocato l’ultima carta: ha chiamato a testimoniare il primario del reparto.
Il giudice, seguendo le formule dell’interrogatorio come scritte negli atti difensivi, ha chiesto al Primario: cosa risponde per il terzo cap lett. B)?
Cosa ha risposto il primario?
Prima di sentire cosa ha risposto il primario, riportiamo il III cap lett. B) dello scritto difensivo: “Vero che il ricorrente infermiere svolge le seguenti mansioni: rispondere ai campanelli di richiesta domestica e alberghiera; soddisfare richieste che attengono alle necessità quotidiane dei pazienti; alzare e abbassare lo schienale del letto; aprire una bottiglia; riempire un bicchiere d’acqua; porgere il telefonino, gli occhiali, la dentiera, una bottiglietta, ecc.; accendere e spegnere la televisione; prendere le lenzuola; aprire e chiudere le finestre, accendere e spegnere la luce, rispondere al telefono; prendere dall’armadio vestiti, scarpe, calzini; vestire e movimentare il paziente alzandolo di peso nel letto; sollevare il paziente dal letto/carrozzina/comoda; usare le padelle e i pappagalli, svuotarli e sciacquarli; pulire le bacinelle ed ogni presidio usato dal medico e dal paziente; mostrare il menù ai pazienti e compilarlo, trasportare il carrello del vitto, estrarre e sistemare i vassoi per poi ritirali e pulire, imboccare i pazienti non autosufficienti; preparazione carrelli della biancheria pulita e sporca nonché per l’igiene dei pazienti (brocca d’acqua, sapone, cotone, spugnette, spazzolino per i denti, pettine, rasoi per la barba), riassetto dei letti e cure igieniche (bidet e bagno a letto totale e parziale, cavo orale e pediluvio); smaltire le sacche di urina; sostituire i pannoloni, vestire il paziente; preparare, lavare ed asciugare il materiale da sterilizzare; pulire, controllare e rifornire i carrelli e gli armadi di servizio; smaltire il materiale sporco usato per l’assistenza; spostare tra le stanze materassi, letti interi e comodini, lavaggio, asciugatura e confezionamento dei ferri chirurgici, tricotomie, sollevamento periodico dei pazienti per mantenere la seduta a letto, cambio della traversa, massaggiare i talloni con creme emollienti, massaggiare la schiena, movimentazione a letto per modificare decubito, accompagnamento in bagno e viceversa, spostamento dei letti da una stanza ad un’altra, rispondere al telefono del reparto e ogni altra richiesta domestica”?
Il primario ha risposto:
Non è vero, ce ne occupiamo noi medici.
Noi non possiamo pubblicare tutto il processo verbale né i dati sensibili di causa, ma solo la parte che qui ci interessa.
L’Associazione Avvocatura Degli Infermieri ha proposto denuncia, ex art. 372 C.P., contro il primario.
Tutto fuorché la verità