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Nuova mansione degli infermieri: fissare intensamente l’acqua

  • Immagine del redattore: AADI
    AADI
  • 6 giorni fa
  • Tempo di lettura: 1 min

Ordine di servizio dell'Ospedale San Carlo di Potenza


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Sembra una fake news ma non lo è.


Con prot. n. 20250033993 del 28.07.2025, il direttore sanitario dell’Ospedale San Carlo di Potenza ha comunicato, anche ai coordinatori delle UOC clinico-assistenziali, la procedura per la prevenzione e controllo della Legionella.


Cosa c’entrano i coordinatori infermieristici con la suindicata procedura?


Semplice: il direttore ha allegato alla comunicazione anche un Registro dove gli infermieri devono riportare l’orario di controllo del flussaggio e della torbidità dell’acqua; l’infermiere deve scrivere nel Registro come esce l’acqua (lenta, veloce, a tratti, a schizzo, a garganella, a ventaglio, a onde) e se è torbida (concentrata, salmastra, calcica, fangosa, limacciosa).


Naturalmente il direttore chiede la massima collaborazione e indica due tecnici della prevenzione perché assistano gli infermieri legionellologi: certo, non è compito dell’infermiere, ma siccome noi collaboriamo per far raggiungere gli obiettivi ai dirigenti medici così che possano percepire migliaia di euro in premi, c’è anche chi si presta a tale assurdità.


Ora ci si chiede come si possa scovare la legionella guardando l’acqua che scorre, visto che è invisibile ad occhi nudo essendo un batterio largo 1 millesimo di millimetro e lungo, al massimo, 5 millesimi di millimetro (una pulce è lunga 3000 volte il batterio legionella), è tutto guardando l’acqua e auspicando che l’infermiere abbia un visus di 10/10.


Ma non facevano prima a far bere l’acqua agli infermieri e vedere se si ammalavano? Tanto, pur di assistere il paziente alla Florence Nightingale, cosa ci costa?


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