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L’AADI si associa allo stato di mobilitazione generale indetto dal Presidente Nursing Up Antonio De

L’AADI richiama tutto il suo stato maggiore, gli iscritti ed i simpatizzanti ad aderire il 15 ottobre alla manifestazione che si terrà a Roma indetta dal Nursing Up.

Dopo svariati incontri programmatici con il Presidente De Palma, i responsabili del movimento Infermieri in Cambiamento e il Sindacato COINA si è deciso all’unanimità di sposare la causa comune indirizzata finalmente al cambiamento del paradigma della professione infermieristica stessa, una modifica sostanziale oltreché formale degli aspetti giuridico/contrattuali che fino ad oggi l’hanno invece imbrigliata e limitata.

I punti che accomunano sindacati e associazioni di categoria sono quelli che da sempre hanno interessato il professionista infermiere, ma che negli anni non sono stati adeguatamente sviluppati e seguiti, limitando la professione, relegandola ad un ruolo sempre secondario e marginale nel panorama della sanità italiana.

E’ con la pandemia da Covid-19 che ha colpito il nostro paese che finalmente l’infermiere ha cambiato immagine, non più quella quindi atavica e antidiluviana che molti volevano vedere, ma una figura moderna, all’avanguardia, ultra-specialistica, competente e necessaria affinché possa essere data una assistenza sanitaria degna di questo nome.

Non staremo qui a dilungarci sulle qualità e le capacità che siamo riuscirti a mettere in campo in questi mesi bui e cupi, ci limiteremo solo a dire che finalmente è l’ora della rinascita, finalmente sindacati di categoria ed associazioni si riuniscono sotto un’unica bandiera che è quella della professione, senza distinzioni e senza settarismi, ma solo uniti dalla volontà di riscatto.

I punti elencati dal documento del Nursing Up sono del tutto condivisibili e per altro ricalcano anc he i punti che la FNOPI va sbandierando da tempo ma che ancora non ha concretizzato, l’uscita dal comparto è il primo punto sul quale ci sarà un’aspra battaglia con i sindacati confederati che sono molto restii a far si che ci sia un contratto al di fuori del comparto, o comunque a margine di questo, loro che sono stati sempre per l’erogazione a pioggia di tutto senza distinzioni di sorta, troveranno molto amara la questione…

Ma se non ci sarà un contratto separato, con risorse adeguate e avanzamenti di carriera impostati alla specializzazione, la questione infermieristica non vedrà mai la vera luce.

INVITIAMO QUINDI TUTTI GLI INFERMIERI A FARSI CARICO DELLA BATTAGLIA EPOCALE CHE SI STA INIZIANDO, CONVINTI DELLE FINALITA’ GIUSTE CHE QUESTA SI PREFIGGE E’ L’ORA DELLA RISCOSSA ED E’ QUESTO IL MOMENTO GIUSTO.

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