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IL SEGRETARIO NURSIND MONZA HA LA MEMORIA CORTA?

No, diffama perché gettare fango è l’unica cosa che fa bene! 

Nella pagina Facebook dell’Associazione Avvocatura di Diritto Infermieristico della Lombardia, seguita da 5987 colleghi, lo smemorato Donato Cosi, segretario provinciale Nursind di Monza, battibeccando come una zitella, ha affermato che il Dott. Di Fresco, durante la sua permanenza in Nursind, non ha mai effettuato alcuna consulenza per la sua segreteria di Monza, tanto meno a titolo gratuito.

Si rende necessario rispondere a questo untore e mentitore, considerando che le sue diffamatorie affermazioni, confutabilissime, sono state visualizzate 72.470 volte.

Prima di tutto produca i pagamenti delle presunte parcelle, che Di Fresco in realtà non ha mai percepito.

A onor del vero, Di Fresco risulta ancora creditore, nei confronti del Sindacato Nursind, di due versamenti del rimborso retributivo al 50% che lo stesso avrebbe dovuto percepire durante la semi-aspettativa sindacale.

Secondo poi, l’’hard disk personale del Di Fresco, contiene decine di consulenze legali, pareri in,  favore della Segreteria di Monza (oltre quelle non registrate, che saranno state altrettante), tutte eseguite a titolo gratuito.

In tali pareri rilasciati, al Donato Cosi, sono riportati anche il suo nome, il telefono ed indirizzo email, proprio perché le richiedeva lui.

Ebbene le consulenze per Monza non solo sono state fatte gratuitamente come tutto dal Di Fresco, ma sono decine quelle registrate dell’hard disk personale del Di Fresco (che naturalmente non poteva registrare tutto) e quindi in verità molte di più.

Nei pareri rilasciati al Donato Cosi, appare anche il suo nome, telefono ed email proprio perché le chiedeva lui.

Si deve anche evidenziare che, dopo le dimissioni, il Di Fresco, stante gli ottimi rapporti esistenti con Nursind, continuò  a fornire assistenza, registrando nei primi due mesi del 2013 ben 59 consulenze (tutte registrate nell’hard disk portatile e a disposizione dell’Autorità giudiziaria).   

Potete leggere le consulenze nei file che seguono (tutte marcate dalla cartella file 29 novembre 2015); una volta appurata la realtà dei fatti, chiedetevi: se mentono su questioni facilmente confutabili, potrebbero mentire ai propri iscritti anche su questioni difficilmente provabili?

Se mentono così spudoratamente sull’esistenza di documenti che risultano invece reali, è possibile che abbiano mentito su quello che veramente è successo all’ARAN e in conseguenza al quale hanno indetto uno sciopero (dimostratosi poi un un flop)?

Qual è la verità?

Non lo sappiamo! Certamente bisognerebbe guardarsi da un sindacato che mente così spudoratamente.

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