La FNOPI registra i nominativi degli infermieri sospesi non vaccinati dichiarando che non possono lavorare perchè non conoscono la lingua italiana. La denuncia a firma Di Fresco è stata inviata stamattina.
Leggi la diffida.
Spett. FNOPI
Federazione Nazionale Ordine Professioni Infermieristiche
Oggetto: Diffida carenza di titolo – Allerta ex art. 8 D.Lgs. n. 15/2016
In nome e per conto dell’infermiera x, contesto la comunicazione dell’allerta n. 334647 e la conseguente registrazione nel sistema IMI per sospensione dall’attività professionale, ex art. 4, D.L. n. 44/21, in quanto avete fondato il titolo sull’art. 8 del D.Lgs. 28 gennaio 2016 n. 15 che così recita: “1. All’articolo 7 del decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206, dopo il comma 1 sono aggiunti i seguenti: 1-bis. Nel caso in cui la professione ha ripercussioni sulla sicurezza dei pazienti, le Autorità competenti di cui all’articolo 5 devono verificare la conoscenza della lingua italiana. I controlli devono essere effettuati anche relativamente ad altre professioni, nei casi in cui sussista un serio e concreto dubbio in merito alla sussistenza di una conoscenza sufficiente della lingua italiana con riguardo all’attività che il professionista intende svolgere. 1-ter. I controlli possono essere effettuati solo dopo il rilascio di una tessera professionale europea a norma dell’articolo 5-quinquies o dopo il disconoscimento di una qualifica professionale. 1-quater. Il controllo linguistico è proporzionato all’attività da eseguire. Il professionista può presentare ricorso ai sensi del diritto nazionale contro la decisione che dispone tali controlli. 1-quinquies. Le autorità competenti di cui all'articolo 5 possono stabilire con successivi atti regolamentari o amministrativi, ciascuna per le professioni di propria competenza, il livello linguistico necessario per il corretto svolgimento della professione e le modalità di verifica”.
Pertanto, l’art. 8 in parola, riguarda la capacità di parlare correntemente la lingua italiana, cosa che la dott.ssa x, nata in Italia e residente da sempre in Italia, è in grado di fare. Ciò premesso si chiede per quale motivo e a quale titolo avete registrato la dott.ssa Matita nel sistema IMI, senza contare che la sospensione, ex lege, in Italia, non pregiudica lo svolgimento della professione infermieristica all’estero, nei paesi dove l’obbligo vaccinale non è previsto.
Si auspica un significativo riscontro.
Il Dirigente
Dott. Mauro Di Fresco
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