Annullati sospensione e licenziamento: risarcimento di €26mila a OSS novax
- AADI
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Ennesima vittoria dell’Associazione Avvocatura Degli Operatori Sociosanitari, giunta oggi, 16 maggio 2025, dalla I Sezione Lavoro del Tribunale di Roma, dopo una lunghissima traversia che ha visto vincere, la stessa persona, sia la causa di licenziamento con un risarcimento da 18 mila euro, sia quella per la sospensione dal servizio senza retribuzione con un risarcimento da 8 mila euro, punita perché colpevole di essere stata esonerata dalla vaccinazione Covid, anche se dichiaratasi novax.
Dopo aver lavorato all’Ospedale Pediatrico di Roma, si è vista prima sospendere dal servizio perché considerata pericolosamente e potenzialmente infettiva e poi, dopo aver contestato la sospensione, è stata licenziata dall’oggi al domani, senza preavviso, ma semplicemente nella busta paga dove erano state riportate le ultime competenze retributive.
Una strana storia, se non fosse che alla base vi è stata una vera e propria persecuzione medievale.
L’Ufficio Legale dell’AADOSS, coordinato da Mauro Di Fresco, ha dimostrato che è vietato licenziare tramite busta paga e che i vaccinati infettano quanto i non vaccinati, se non di più, perché si sentono invincibili e protetti e, quindi, abbassano la guardia sulle procedure di igiene e sui contatti umani.
La causa è stata vinta, tra l’altro, sulla base del report del Comitato Scientifico del Ministero della Salute, che aveva pubblicato uno studio accertando l’inutilità del vaccino al fine di limitare il contagio.
Non è stato facile, perché abbiamo dovuto superare i pregiudizi radicati sui novax ma, dopo due anni, abbiamo vinto e ne siamo fieri!
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