Burioni aggredisce Barbaro ed è guerra tra medici
- AADI
- 13 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 26 giu
Il vaccinista Burioni insulta Barbaro:
Boione - pattume - stupratore - ti siringo col vaccino
In un clima professionale già teso e frammentato, è giunta all’attenzione dell’Associazione Avvocatura Degli Operatori Sanitari la necessità di intervenire su una vicenda che, pur riguardando due medici, ha riflessi profondi sull’etica professionale e sulla rappresentazione pubblica del mondo sanitario.
Il protagonista in negativo è il prof. Roberto Burioni, noto virologo e docente universitario nonché anche noto per l’esposto all’ANAC che si è beccato dal Codacons il 28 maggio 2020 per asseriti interessi con talune case farmaceutiche. Burioni, in una serie di interventi sul social “X” ha diffamato pubblicamente il dott. Giuseppe Barbaro, medico dell’Azienda Policlinico Umberto I di Roma, e iscritto AADOSS, dopo che lo stesso aveva partecipato ad una trasmissione clinica condotta da Heather Parisi.
Le affermazioni di Burioni, pesantemente denigratorie, hanno travalicato ogni limite di decoro e deontologia. Definendo il collega “boione”, “pattume della mia professione”, e addirittura paragonandolo a uno “stupratore espulso da un corpo di ballo”, riferendosi all’intervista condotta da Heather Parisi, il docente ha violato il principio di rispetto tra professionisti, sancito anche dall’art. 58 del Codice Deontologico dei Medici per cui è stata chiesta l’apertura di una procedura disciplinare, la stessa che l’ordine dei medici si è prodigata a svolgere pretestuosamente contro i no vax (che poi neppure erano no vax ma scienziati che avevano espresso le proprie opinioni, fuori dal coro governativo).
Oltre agli insulti, Burioni ha fatto riferimento a una sospensione dell’Ordine dei Medici ai danni del dott. Barbaro, omettendo il fatto che tale provvedimento è attualmente sospeso a seguito di ricorso su incipit del Dott. Mauro Di Fresco dell’Ufficio Legale dell’AADOSS.
La motivazione, inoltre, è stata travisata: la misura non riguarda posizioni “antiscientifiche”, bensì la prescrizione, a fini precauzionali, di esami ematici ad alcuni vaccinandi.
Ma ciò che più preoccupa è l’uso di retorica violenta e minacciosa: "Ho il porto d’armi e una pistola che spara vaccini a mRNA. Tu stramazzi per un malore improvviso", ha scritto Burioni a un utente che dissentiva dalle sue opinioni in difesa di Barbaro. Parole inquietanti, se pronunciate da un medico e docente universitario.
Per questi motivi, il Sindacato ha inviato una formale diffida al Ministero dell’Istruzione, al Ministero dell’Università e all’Università Vita-Salute San Raffaele dove lavora Burioni, chiedendo:
l’attivazione immediata di un procedimento disciplinare nei confronti del prof. Burioni;
la trasmissione della sua PEC per procedere ad azioni giudiziarie nei modi e nei tempi previsti.
L’Associazione non può restare in silenzio di fronte a episodi che danneggiano l’intera professione sanitaria. È fondamentale che chi occupa ruoli pubblici ed educativi ne sia degno, rispettando colleghi, istituzioni e cittadini. Il diritto al dissenso non deve mai diventare un pretesto per l’offesa.
Comunque, ciò dimostra che, ancora oggi, alcuni nutrono profondi risentimenti per essere stati smentiti riguardo alle paventate soluzioni garantite dal vaccino e della sua formidabile efficacia; asserzioni in cui crede ancora Burioni ma non i migliaia di cittadini italiani che ora devono fare i conti con le gravissime patologie causate da questa “panacea”; sicuramente questi disgraziati non vorranno ringraziare Burioni e quelli come lui.
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