La FNOPI e l’OPI Roma hanno subito sguinzagliato i loro “cani da riporto”.
Attraverso la rivista online ASSOCARENEWS ed il suo editorialista “pubblicista” di punta Angelo Riky Del Vecchio si è subito partiti al contrattacco, tentando di infangare e dileggiare il nome dell’AADI attaccando l’impegno e l’onorabilità di coloro che si spendono ogni giorno per dare vera dignità all’infermiere con lo scopo di eliminare lo sfruttamento domestico e alberghiero che ci attanaglia e di svelare i retroscena politici della compagna di indottrinamento di massa che pone l’infermiere automaticamente contro la legge e lo Stato di diritto.
Assocare sperava, in qualche modo, di apportare immediati benefici alla classe dirigente che dalle proprie cattedre propugna l’amore per le padelle e ne fa una scienza credibile, considerato che in questi giorni è finita sotto le macerie dopo il terremoto di magnitudo “60.000 euro”.
Purtroppo questi esimi filosofi sono stati i primi a scappare dalle corsie ed a trovarsi una stanza impoltronata dove diffondere le teorie del nursing italiano, così da impedire agli sfruttati di elevarsi al loro stesso rango.
Il buon Ricky ha iniziato la sua campagna diffamatoria secondo i dettami del metodo “Boffo” facendo credere prima che il collega Di Fresco fosse un abusivo poiché non paga la tassa OPI da anni, come fanno invece tutti i professionisti infermieri d’Italia; ma la confutazione al delirio accusatorio è arrivata prontamente con l’articolo di risposta dell’AADI.
Nell’articolo infatti è ben spiegato il motivo giuridico che porta Di Fresco ad essere considerato alla stregua di tutti gli altri colleghi, sia agli effetti giuridici e professionali e non è l’unico, sono migliaia gli infermieri che non pagano l’inutile (senza libera professione) balzello.
Il buon Ricky si è perso le lezioni di diritto all’università (o forse non ne ha mai fatta una) dimenticando come l’essere dipendente subordinato impedisce la libera utilizzazione della propria professione in tutti gli ambienti dove sia possibile spenderla; sarebbe come imporre di pagare la tassa di ingresso del posto di lavoro.
Assocare ha tentato ancora una volta di spostare l’attenzione dei propri lettori dalla sentenza sul demansionamento a questioni di gossip infermieristico, più folcloristiche che altro, postando un vecchio articolo AADI notoriamente provocatorio dal titolo “chi disconosce il demansionamento è una testa di cazzo” a questo link https://www.assocarenews.it/primo-piano/l-editoriale/infermieri-tutti-teste-di-c-perche-la-pensano-diversamente-sul-demansionamento.
Ci dispiace che non abbia, parimenti, ricordato un altro articolo diffuso dal suo caro amico presidente OPI della Sardegna, Lebiu, che raffigura degli infermieri con il dito medio alzato mentre mandano a fanculo tutti i colleghi italiani.
Ma c’era da aspettarselo da un giornale schierato.
Ma se un giornale è schierato, come può farci la ramanzina?
Caro Assocare, togli la trave dal tuo occhio così potrai vedere meglio la pagliuzza dall’occhio dell’AADI.
Comments