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Il coordinatore Emergency scrive all’ADI.

OGGETTO: RISPOSTA VOSTRA SEGNALAZIONE

È con immenso stupore che riceviamo da parte vostra questa segnalazione, frutto, evidentemente, di errate segnalazioni che sono giunte alla vostra attenzione.

Per meglio farle comprendere la realtà dei nostri progetti è doverosa una premessa. Nei nostri progetti di Programma Italia operano team multidisciplinari composti da:

? Infermieri

? Medici

? Mediatori Culturali

? Logisti Autisti

? Housekeeper.

L’interazione tra queste figure serve a garantire il più elevato standard di assistenza alle persone che in ogni parte d’Italia si rivolgono ai nostri ambulatori fissi e mobili.

In Italia l’INFERMIERE:

? Collabora con il medico durante le visite, riteniamo che l’interazione di competenze diverse tra la figura del medico e quella dell’infermiere porti all’individuazione del miglior percorso diagnostico terapeutico della persona.

? Collabora con i mediatori culturali per la risoluzione delle complesse situazioni sociali che spesso presentano i nostri utenti oltre a percorsi di educazione sanitaria che possono essere complicati in persone provenienti da culture diverse e con un approccio alla malattia che può aggravare lo stato di salute dell’individuo e della collettività.

? Gestisce il servizio di ambulatorio infermieristico in accordo con le linee guida specifiche.

? È responsabile del case management.

? È responsabile delle dotazioni sanitarie, del loro approvvigionamento e della corretta conservazione, per questo motivo si occupa in prima persona della pulizia degli armadi e dei “CASSETTI” ove questi materiali vengono conservati, in quanto riteniamo che questi materiali debbano essere maneggiati da persone competenti.

? È responsabile della corretta sanificazione degli ambienti da parte del personale addetto (housekeeper/logista), con tutto lo staff lo esegue in prima persona tutte le volte che si rende necessario per problemi contingenti al personale addetto, riteniamo che un ambiente pulito sia alla base di un percorso sanitario, spero ci vorrà scusare se da questo concetto non accettiamo deroghe e piuttosto che non eseguire le corrette procedure di sanificazione ci rimbocchiamo le maniche e lo facciamo in prima persona.

Per Emergency la “BUONA ASSISTENZA” è un obbiettivo che va perseguito attraverso l’applicazione di protocolli e linee guida ispirate alla letteratura scientifica e all’esperienza maturata dall’organizzazione in oltre vent’anni di attività svolti in tutto il mondo e che hanno portato ad assistere oltre SETTE MILIONI di persone.

La figura dell’Infermiere è figura centrale in questi processi, dimostrazione è che negli anni i progetti hanno spesso visto come figura di “MEDICAL COORDINATOR” l’Infermiere per le doti di alta competenza e duttilità che la figura spesso ha dimostrato di avere. Ogni giorno riceviamo decine di curriculum da parte di infermieri che si candidano a lavorare con noi e che spesso non possono farlo per una burocrazia che lo impedisce e perché gli organici degli ospedali italiani sono ridotti al di sotto del minimo e non permettono ai professionisti di fare esperienze che accrescerebbero la loro competenza professionale e umana. La invitiamo a farci visita nei nostri progetti e a parlare con i nostri infermieri.

Sauro Forni Coordinatore Infermieristico Programma Italia Emergency ONG ONLUS

Gentile coordinatore,

tra breve pubblicheremo una delle tante lettere che ci sono giunte da parte di infermieri che hanno lavorato in Emergency.

Precisiamo però una cosa: l’adi non intende sparare su Emergency, non deve credere a quello che taluni vogliono leggere tra le righe, perché noi, in primis, siamo infermieri e come tali conosciamo perfettamente le diverse realtà lavorative e cosa veramente succede anche nelle migliori famiglie.

Non è nostra intenzione andare a sbirciare in Emergency perché non ci compete; abbiamo segnalato cosa avete scritto nel vostro portale, non quello che avete fatto.

Lei può anche descrivere un mondo fantastico all’interno di Emergency e sono il primo a non voler polemizzare e spulciare le norme sulle competenze e sulle mansioni quando si lavora per salvare vite umane. Però anche il medico non deve imperare seduto sul trono quando tutti si danno da fare.

Premesso ciò, entro nel merito della questione.

La cosa che ci ha stupiti sta semplicemente nella constatazione di talune mansioni precipuamente, direttamente, specificamente scritte da Voi che riguardano esclusivamente e indefettibilmente l’infermiere.

Forse per spegnere ogni polemica sarebbe utile cancellare dalle mansioni degli infermieri, la pulizia dei cassetti, anche perché mina ancora di più l’eterostima sociale che grava sulla categoria infermieristica e catalizza le infamie e i travisamenti dei ruoli che sovente provengono dai mass-media.

Colgo l’occasione per ringraziare Lei ed Emergency per quello che fate e spero che mi dia al più presto una notizia distensiva, cancellando la pulizia dei cassetti dai compiti dell’infermieri: pensiamo a salvare le vite e assistere chi ha bisogno; i cassetti li facciamo pulire anche al medico se non ha nulla da fare. P.S. se avrò occasione verrò a visitarVi.

Saluti. Prof. Mauro Di Fresco

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