Al Direttore generale
ASL omissis
protocollogenerale@asl …
Oggetto: diffida – inidoneità stanza isolamento COVID-19.
La scrivente Associazione tutela il diritto del lavoro e della salute degli Infermieri sul territorio italiano.
Giungono allarmanti segnalazioni sulle condizioni nella quali versa la stanza adibita ad isolamento COVID-19 presso il polo ospedaliero omissis e, precisamente allocata, vicino la sala triage del pronto soccorso medesimo.
La stanza è sprovvista del campanello di chiamata e ciò costringe gli operatori ad entrarvi spesso per chiedere ai pazienti se hanno bisogno di assistenza; ciò però comporta maggiori e inutili contatti che, invece, andrebbero evitati e ridotti all’essenziale.
Perciò si dovrebbe piantonare il paziente, con gravi ed inutili pregiudizi di rischio e pericolo per gli infermieri (cosa oltretutto più complessa e disagevole durante il turno di notte della durata di 12 ore).
Sulla questione, si ribadisce alla S.V. che, vertendosi in rapporto contrattuale, l’art. 2087 C.C. è da porsi in stretta relazione con la malagestio che state dimostrando, privando il personale di strumenti di tutela.
L’art. 2087 C.C. impone al datore di lavoro di adottare le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.
Con la presente, si chiede di adeguare la stanza di isolamento alle specifiche dei reparti di degenza e, contestualmente, di munire il personale di mascherine adeguate conformi alle direttive CE, perché quelle che vengono attualmente distribuite, come da foto allegate, sono di evidente provenienza cinese, ma è dubbio che garantiscano idonea protezione secondo le norme della Comunità Europea.
Confidando in un riscontro, si inviano cordiali saluti.
Il Dirigente – Dott. Mauro Di Fresco
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